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La Nuova Zelanda, chiamata in lingua māori Aotearoa, è un'affascinante nazione insulare situata nell'Oceano Pacifico sud-occidentale. È famosa per i suoi paesaggi mozzafiato e la profonda eredità culturale. Composta da due masse continentali principali – l'Isola del Nord (Te Ika-a-Māui) e l'Isola del Sud (Te Waipounamu) – e da oltre 700 isole minori, la Nuova Zelanda si classifica come la sesta nazione insulare per estensione. Situata a est dell'Australia, attraverso il Mar di Tasman e a sud di Nuova Caledonia, Figi e Tonga, presenta un paesaggio variegato caratterizzato da imponenti vette montuose, in particolare le imponenti Alpi Meridionali. Questa geografia distintiva è in gran parte il risultato del sollevamento tettonico e dell'attività vulcanica che hanno scolpito il terreno nel corso di milioni di anni.
La capitale della Nuova Zelanda è Wellington, sebbene Auckland sia la città più popolosa. Queste aree metropolitane sono vivaci centri culturali e commerciali, incarnando l'identità dinamica e in crescita della nazione. Nonostante il suo status attuale, la Nuova Zelanda è stata l'ultima grande massa continentale ad essere abitata dall'uomo. Dal 1280 al 1350, i navigatori polinesiani iniziarono a colonizzare le isole, coltivando infine la cultura Māori, unica nel suo genere, che continua a essere un aspetto essenziale dell'identità neozelandese odierna.
La scoperta europea della Nuova Zelanda iniziò con l'avventuriero olandese Abel Tasman nel 1642, che fu il primo europeo a osservare e documentare le isole. Solo nel 1769 il capitano James Cook, un esploratore britannico, arrivò in Nuova Zelanda e ne tracciò la mappa, facilitando i successivi contatti e la successiva colonizzazione. Il Trattato di Waitangi, stipulato nel 1840 tra i delegati del Regno Unito e i capi Māori, rappresentò un momento cruciale nella storia della Nuova Zelanda. Questo trattato pose le basi per la sovranità britannica e la creazione della Colonia della Corona di Nuova Zelanda nel 1841. Successivamente, il periodo fu caratterizzato da controversie tra l'amministrazione coloniale e le tribù Māori, che portarono all'alienazione e all'appropriazione di un consistente territorio Māori.
Il progresso della Nuova Zelanda verso l'indipendenza fu graduale. Ottenne lo status di dominion nel 1907 e ottenne la completa indipendenza formale nel 1947, mantenendo il monarca britannico come capo di stato. Attualmente, la Nuova Zelanda è un paese dinamico e cosmopolita con una popolazione di circa 5,25 milioni di persone. La popolazione predominante è di origine europea, con gli indigeni Māori che costituiscono la minoranza più numerosa, seguiti dalle minoranze asiatiche e pasifika. Il panorama demografico diversificato è evidente nella cultura neozelandese, che deriva prevalentemente dalle usanze Māori e dai primi coloni britannici, insieme all'impatto contemporaneo della crescente immigrazione.
La nazione riconosce tre lingue ufficiali: inglese, māori e lingua dei segni neozelandese, con l'inglese come lingua predominante. La Nuova Zelanda, in quanto nazione avanzata, è stata all'avanguardia nel progresso sociale. È stata la prima nazione a istituire un salario minimo e a conferire il suffragio alle donne. Il paese raggiunge costantemente posizioni elevate nelle valutazioni globali sulla qualità della vita e sui diritti umani, ed è riconosciuto per avere uno dei più bassi livelli di corruzione percepita al mondo. Ciononostante, continua a lottare contro disparità strutturali, soprattutto tra la sua popolazione māori e quella europea.
Durante gli anni '80, la Nuova Zelanda ha vissuto sostanziali trasformazioni economiche, passando da un'economia protezionistica a un'economia liberalizzata e basata sul libero scambio. Il settore dei servizi predomina nell'economia nazionale, seguito dal settore industriale e dall'agricoltura. Il turismo internazionale rappresenta una fonte vitale di denaro. La Nuova Zelanda partecipa attivamente a numerose organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, il Commonwealth delle Nazioni, l'ANZUS e la Cooperazione Economica Asia-Pacifico. Mantiene legami particolarmente forti con gli Stati Uniti, il Regno Unito e altre nazioni del Pacifico, racchiudendo una distintiva identità "Trans-Tasman" condivisa con l'Australia.
La Nuova Zelanda opera all'interno di un sistema parlamentare caratterizzato da un organo legislativo unicamerale. L'amministrazione è guidata dal Primo Ministro Christopher Luxon. Il sovrano della nazione è Re Carlo III, rappresentato localmente dalla Governatrice Generale Cindy Kiro. La Nuova Zelanda è suddivisa in 11 consigli regionali e 67 autorità territoriali per la governance locale. Il territorio della Nuova Zelanda comprende non solo le sue isole principali, ma anche Tokelau, le Isole Cook, Niue e la Dipendenza di Ross in Antartide.
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