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Las Palmas de Gran Canaria, capoluogo dell'isola di Gran Canaria e co-capitale dell'arcipelago delle Canarie, contava 381.223 abitanti nel 2020 e occupa l'estremità nord-orientale dell'isola, circa 150 chilometri a ovest del litorale marocchino; è il nono comune più grande della Spagna e costituisce il quinto agglomerato urbano più popoloso della nazione.
Dalla sua fondazione nel 1478, attraverso secoli di commercio marittimo e di prestigio amministrativo, Las Palmas ha acquisito strati di importanza politica, culturale e ambientale: un nucleo urbano che oggi ospita metà dei ministeri delle Canarie e l'Alta Corte di Giustizia, pur condividendo a rotazione la presidenza della comunità autonoma con Santa Cruz de Tenerife. La città si estende sull'istmo che collega la penisola di La Isleta al resto dell'isola, la cui forma è dettata dall'incontro tra le aride pianure interne e le incessanti correnti atlantiche, un incontro che ne plasma sia il clima che il carattere.
Fondata durante l'espansione europea del XV secolo, Las Palmas assunse immediatamente il controllo de facto dell'arcipelago, uno status che durò, sebbene senza riconoscimento formale, fino al XVII secolo. Il suo porto, Puerto de la Luz, emerse come un importante rifugio nel medio Atlantico per le navi che percorrevano le rotte commerciali tra Europa, Africa e Americhe, sostenendo cinque secoli di traffico mercantile e consolidando il ruolo della città come principale porto spagnolo nei confronti dell'Africa occidentale. La duplice identità del porto persiste: una parte dedicata al trasporto commerciale e alla lavorazione del pesce refrigerato, l'altra alla nautica da diporto e alle navi passeggeri, inclusa la partenza annuale di diverse centinaia di imbarcazioni per l'Atlantic Rally for Cruisers.
Dal punto di vista climatico, Las Palmas rientra nella classificazione di deserto caldo – la sua designazione Köppen BWh è mitigata dalla fredda Corrente delle Canarie – con una temperatura media annua di 21,2 °C, con massime diurne che raramente scendono sotto i 27 °C durante lo zenit di agosto-settembre e raramente scendono sotto i 19 °C nel cuore di gennaio. L'umidità relativa è in media del 66%, le precipitazioni si accumulano in soli 22 giorni all'anno e l'insolazione supera le 2.800 ore all'anno; le temperature estreme della città registrano una massima di 44,2 °C alla fine dell'estate del 1990 e una minima di 9,4 °C durante un'insolita ondata di freddo invernale, a sottolineare la stabilità del suo regime subtropicale.
Il comune divide il suo litorale turistico in quattro spiagge principali, ciascuna con caratteristiche morfologiche e ricreative distinte. Las Canteras, che si estende per 3.100 metri lungo la baia formata dall'istmo di Guanarteme, è incastonata dietro una lingua di arenaria corallina che ripara i bagnanti dalle principali onde dell'Atlantico e ha ottenuto la certificazione ISO 14001 per la gestione ambientale, una delle sole tre spiagge di questo tipo in Spagna. Al suo margine verso il mare, il Paseo de Las Canteras si estende come un'ampia passeggiata pedonale, collegando l'Auditorio Alfredo Kraus alla spiaggia sabbiosa di Playa del Confital; lungo questa passeggiata, caffè, gallerie e impianti sportivi costeggiano la spiaggia, la cui presenza è calibrata per non dominare né deturpare l'ordine naturale.
Immediatamente a sud, Las Alcaravaneras si estende su circa 800 metri di sabbia dorata tra i moli del Real Club Náutico e la nuova diga foranea del porto turistico, con la sua placida baia considerata ideale per la vela e la canoa, mentre il lungomare adiacente – che prosegue con quello di San Cristóbal e culmina a Playa de La Laja – invita corridori, ciclisti e famiglie a percorrerla in tutta la sua lunghezza. Campi da beach volley e tornei di calcetto animano la spiaggia nel pieno dell'estate, mentre gli yacht entrano ed escono dai vicini yacht club.
Più avanti lungo la costa, La Laja offre 1.200 metri di sabbia grigia e fine, con onde moderate mitigate da una diga meridionale costruita negli anni '90, accanto a ripascimenti del fondale che hanno arricchito la linea di costa e a una passerella che ha facilitato l'accesso pedonale. La sabbia dragata e le correnti riconfigurate hanno creato un luogo privilegiato per il surf, con onde costanti che favoriscono le regate del fine settimana che animano la baia da aprile a ottobre.
All'estremità esterna della penisola, Playa del Confital contrasta nettamente: qui, una distesa più stretta di conglomerato vulcanico e lastre di pietra inclinate sostituisce la sabbia, creando una piattaforma per il surf d'altura piuttosto che per il bagno, poiché le onde destre di livello mondiale generano onde tubolari apprezzate dai surfisti esperti e ospitano le qualificazioni del campionato mondiale di surf professionistico. Un tempo sede di una modesta baraccopoli, il lungomare è stato restituito all'uso pubblico, sebbene non senza controversie sulla legalità delle modifiche ambientali; ciononostante, i surfisti elogiano le correnti del Confital per la loro velocità e la forma scolpita.
Dal punto di vista demografico, la città ospita una comunità cosmopolita che riflette la sua eredità marittima: gli autoctoni canari – discendenti degli ormai estinti aborigeni Guanci incrociati con i coloni europei – condividono la vita civica con consistenti comunità provenienti dall'Africa settentrionale e subsahariana, dall'America Latina (in particolare una coorte venezuelana in espansione) e da enclave storiche di indiani Sindhi, coreani e una presenza emergente di cinesi. Una "Koreatown" vicino al porto si rivolge ai marinai di Busan – che hanno affettuosamente soprannominato Las Palmas la loro "Seconda Busan" – mentre la percentuale di abitanti delle isole residenti nel capoluogo si avvicina alla metà del totale di Gran Canaria, conferendo alla città un peso demografico sproporzionato.
L'offerta culturale spazia dall'opera e dai concerti orchestrali alle mostre di arti visive e danza contemporanea, con eventi di spicco che scandiscono il calendario annuale: il Festival di Musica delle Canarie, il Festival di Teatro e Danza, il Festival Internazionale del Cinema e le Feste Cittadine di San Juan a metà giugno. Soprattutto, il Carnevale di Las Palmas de Gran Canaria rappresenta la festa più importante della città, un corteo di 25 giorni tra febbraio e marzo che inizia con il Pregón – un annuncio cerimoniale pronunciato da un celebre musicista o ensemble nel Parco di Santa Catalina – e si snoda attraverso numerosi gala, tra cui l'elezione della Regina del Carnevale e il Gala delle Drag Queen. La successiva Gran Cabalgata si snoda dal Castillo de la Luz al Teatro Pérez Galdós, con le sue comparsas e murgas che intrecciano cortei coreografati di 25-30 partecipanti in costume, mentre serate a tema, mostre di body painting e concorsi canini arricchiscono i festeggiamenti. Il carnevale culmina nell'Entierro de La Sardina, una finta processione funebre che si snoda fino alla spiaggia di Las Canteras, dove la simbolica nave delle sardine viene data alle fiamme tra fuochi d'artificio e canti.
Il quartiere storico di Vegueta, insieme alla sua controparte commerciale di Triana, è inserito nella lista provvisoria dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, con i suoi vicoli labirintici e le facciate coloniali che testimoniano mezzo millennio di crocevia atlantico. Eppure, le fortune della città sono state altalenanti: fino alla fine degli anni '60, Las Palmas era la principale attrazione turistica di Gran Canaria, prima che lo sviluppo turistico del sud la eclissasse – sebbene, a differenza di quelle enclave costruite appositamente, Las Palmas abbia conservato il suo patrimonio architettonico e le sue istituzioni culturali.
La mobilità urbana si sviluppa attraverso una rete di autostrade e trasporti pubblici che deve soddisfare sia gli abitanti locali che il costante afflusso di visitatori. La superstrada GC-1, che si estende per 75 chilometri fino a Puerto de Mogán, offre il collegamento più rapido dal centro città alle località turistiche del sud, con un limite di velocità di 120 km/h e i successivi svincoli che riflettono espansioni incrementali per adattarsi al traffico turistico. La GC-2 corre parallela alla costa settentrionale verso Agaete, mentre la GC-3 circonda la città come una tangenziale, collegando le due autostrade principali attraverso svincoli a quadrifoglio e a parclo.
All'interno del comune, Guaguas Municipales gestisce circa 40 linee di autobus urbani, caratterizzate dalle livree giallo brillante e da intervalli diurni compresi tra i tre e i quindici minuti, a cui si aggiungono i servizi notturni sulle tratte principali, mentre la compagnia interurbana Global, riconoscibile dalle carrozze color cobalto, serve 119 linee che collegano Las Palmas ai villaggi e alle città più periferiche. I biglietti magnetici cartacei "bono de diez" hanno ceduto il passo alle tessere ricaricabili in plastica, mentre i veicoli "Guagua Turística" dedicati ai turisti attraversano i principali punti di interesse con commenti multilingue.
L'accesso aereo è garantito dall'Aeroporto di Gran Canaria (IATA: LPA; ICAO: GCLP), situato a 18 chilometri dal centro urbano e riconosciuto come il quarto più trafficato della Spagna nel 2008, con oltre dieci milioni di passeggeri; le sue due piste, uniche tra le isole, consentono fino a 53 operazioni all'ora e un tempo fungevano da sito di atterraggio di emergenza per lo Space Shuttle della NASA. L'adiacente Base Aerea di Gando ospita rifugi e hangar per l'Aeronautica Militare Spagnola, garantendo una duplice funzione civile-militare.
Sebbene oggi non esista più una rete ferroviaria a Gran Canaria – l'unico esperimento di tram a vapore fu elettrificato nel 1910, per poi tornare al vapore nel 1944 – le ambizioni per una linea di trasporto rapido sono persistite. Un esperimento sopraelevato, il "Tren Vertebrado", nei primi anni '70, si rivelò impraticabile e fu smantellato, mentre i progetti proposti nel 2004 per una linea di 50 chilometri fino a Maspalomas rimangono sospesi per mancanza di fondi, lasciando alle autostrade e ai corridoi degli autobus dell'isola il compito di gestire l'intero traffico passeggeri.
Nel suo intreccio di importanza amministrativa, costanza climatica e ricco patrimonio culturale, Las Palmas de Gran Canaria si erge come tappa storica e metropoli contemporanea, con la sua estensione urbana e i margini costieri che tracciano l'arco di cinque secoli di impegno atlantico, mentre le sue spiagge, i suoi festival e le sue vie principali testimoniano una città in perpetuo movimento ma saldamente radicata nel suo patrimonio insulare.
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