Santuario dei cavalli selvaggi d'Abruzzo

Abruzzo’s Wild Horse Sanctuary: Gran Sasso & Campo Imperatore

L'ampio altopiano di Campo Imperatore, nel Parco Nazionale del Gran Sasso d'Abruzzo, è famoso come il "Piccolo Tibet" d'Italia, poiché ospita mandrie di cavalli semi-selvatici che vagano nei suoi prati estivi. Questo articolo è la guida definitiva su dove e come osservare questi cavalli con rispetto. Illustra la geografia dell'altopiano, la fauna selvatica del parco e i migliori punti e orari di osservazione. Vengono forniti consigli pratici di viaggio per raggiungere Campo Imperatore in auto o in funivia, trovare parcheggio e scegliere opzioni guidate o autoguidate. Si sottolinea l'importanza di protocolli etici di osservazione: mantenere le distanze, non dare mai da mangiare o inseguire i cavalli e seguire i regolamenti del parco. Le sezioni trattano la sicurezza in relazione agli animali e alle condizioni meteorologiche in montagna, e suggeriscono attrezzature e itinerari. Domande frequenti dettagliate rispondono a ogni domanda dei visitatori, da "I cavalli sono selvaggi o inselvatichiti?" a "Quali tour e alloggi scegliere?", garantendo ai lettori la possibilità di pianificare un'avventura di osservazione dei cavalli responsabile e arricchente nelle alte terre abruzzesi.

In cima al massiccio del Gran Sasso d'Abruzzo si trova Campo Imperatore, un altopiano di 80 km² spesso chiamato "Piccolo Tibet". In questo remoto pascolo alpino, piccole mandrie di cavalli semi-bradi pascolano insieme a greggi di pecore e bovini. Sotto cieli ampi e cime innevate, lo scenario incarna l'eredità pastorale abruzzese. I cavalli, discendenti di razze locali, vagano liberi attraverso i prati alpini, evocando sia un'antica tradizione che la ricca biodiversità della regione. Il Parco Nazionale del Gran Sasso, che comprende Campo Imperatore, è a sua volta una riserva naturale di 2.014 km² e ospita una fauna rara (camoscio d'Abruzzo, orso marsicano, lupo appenninico e aquila reale, tra molti altri). In sintesi, i cavalli selvaggi d'Abruzzo sono simboli amati del suo "cuore verde", attirando fotografi e amanti della natura in uno dei paesaggi più selvaggi d'Italia.

Sommario

Informazioni rapide: Gran Sasso, Campo Imperatore e cavalli (a colpo d'occhio)

  • Posizione: Central Abruzzo, in Gran Sasso e Monti della Laga NP (provinces L’Aquila/Pescara/Teramo). Nearest cities: L’Aquila (≈50 km) and Pescara (≈100 km).
  • Campo Imperatore Plateau: Altopiano appenninico più alto, a circa 1.500–1.900 m di altitudine; superficie circa 80 km² (il più grande degli Appennini). Soprannominato "Piccolo Tibet".
  • Animali selvatici: Fauna diversificata tra cui camoscio d'Abruzzo, lupi, orso bruno marsicano, caprioli, aquile. Centinaia di specie vegetali (endemiche Stella alpina d'Abruzzo, altri).
  • Cavalli selvaggi: Confezioni di “semi-selvaggio” I cavalli popolano i pendii erbosi dalla primavera all'autunno. Queste mandrie, in parte gestite dai pastori, si mescolano con pecore e bovini al pascolo, soprattutto sotto il crinale del Corno Grande.
  • Area del parco: Il Parco Nazionale del Gran Sasso si estende su 2.014 km². Campo Imperatore si trova al centro del parco. Una funivia (Funivia del Gran Sasso) e strade panoramiche attraversano l'altopiano.
  • Accesso: Reachable via SS17bis from L’Aquila (ascent through Capestrano) or A25 (Castiglione a Casauria exit). A funivia connects Fonte Cerreto (near L’Aquila) to Campo Imperatore.
  • Visione migliore: Le mandrie sono più visibili tra la tarda primavera e l'inizio dell'autunno. Le mattine e il tardo pomeriggio sono ideali per il pascolo attivo (i cavalli spesso cercano l'ombra a mezzogiorno).
  • Presenza umana: L'altopiano è circondato da graziosi villaggi e rifugi (ad esempio Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio). Pastori tradizionali e allevamenti turistici mantengono viva la tradizione dell'osservazione dei cavalli.

Dove vedere i cavalli selvaggi in Abruzzo: luoghi imperdibili

Campo Imperatore: Main Vantage Points

L'altopiano di Campo Imperatore è di gran lunga il sito abruzzese più famoso per avvistare cavalli selvatici. I visitatori li vedono in genere dalla strada asfaltata che attraversa l'altopiano (uscita dalla SS17bis a Fonte Cerreto). Le aree di osservazione migliori includono i prati erbosi pianeggianti intorno all'osservatorio sommitale e al Rifugio Duca degli Abruzzi, e lungo il crinale che domina il canyon della Fossa di Paganica. Le foto del parco mostrano spesso cavalli vicino all'accesso di Castel del Monte o al pascolo appena sopra i laghi alpini. Le immagini ufficiali del parco confermano la presenza di cavalli che corrono sullo sfondo della Fossa di Paganica. Dalla tarda primavera all'autunno, numerose mandrie (spesso decine di cavalli) vengono avvistate al pascolo nei campi aperti. In estate, i pascoli alpini fioriscono di fiori selvatici sotto i cavalli, mentre nelle stagioni intermedie le mandrie si radunano vicino ai margini inferiori dell'altopiano, dove l'erba cresce ancora verde.

Other Reserves: Sirente-Velino & Beyond

Al di fuori del Gran Sasso, gli altri parchi abruzzesi non ospitano grandi popolazioni di cavalli selvatici paragonabili a quelle di Campo Imperatore. I Parchi Nazionali Sirente-Velino e Majella sono ricchi di fauna selvatica (orsi, lupi, cervi, camosci, ecc.), ma gli avvistamenti di cavalli selvatici sono rari o aneddotici. (Alcuni tour equestri e allevatori locali offrono escursioni a cavallo in queste aree, ma le mandrie in libertà non sono una caratteristica nota). L'esperienza più affidabile con i cavalli selvatici rimane il Gran Sasso.

Coordinate GPS e mappatura

Per una navigazione precisa, il centro approssimativo di Campo Imperatore è circa 42,44° N, 13,59° E. Punti di orientamento GPS principali: – Vicino al Rifugio Duca (oltre la stazione a monte della funivia): ~42,44 N, 13,57 E.
– Colline di Castel del Monte (lato ovest): ~42,47 N, 13,45 E.
Le app di mappe locali e le guide del parco possono essere d'aiuto. Il portale cartografico online (SIT) del Parco del Gran Sasso e le mappe turistiche indicano le strade e i sentieri principali. Guidando verso nord dalla stazione della funivia, o camminando da Santo Stefano all'osservatorio, si attraversano entrambe le zone equestri. (Un'immagine di mappa statica con punti GPS può essere un'ulteriore guida per gli appassionati.)

I cavalli sono selvaggi o inselvatichiti? — Biologia e storia

Origini e background genetico

Questi cavalli non sono una sottospecie separata di Equus ferus, ma discendenti selvatici di cavalli domestici. L'Italia preistorica ospitava un tempo cavalli selvatici di tipo tarpan, ma oggi nessuno ne sopravvive. La genetica dei cavalli italiani risale a quelle linee selvatiche estinte. In epoca moderna, gli animali di agricoltori e pastori locali sono gradualmente diventati liberi di pascolare sui pascoli d'alta quota. Pertanto, le mandrie abruzzesi sono autenticamente selvatiche: cavalli domestici non gestiti che vivono allo stato brado. Un recente studio sulla fauna selvatica rileva che i cavalli italiani probabilmente discendono dal tarpan estinto (Equus ferus ferus) e dall'allevamento domestico, il che significa che attualmente non ci sono linee di DNA trasmesse allo stato brado in queste mandrie.

Allevamento locale vs. comportamento selvatico

A Campo Imperatore, i cavalli sono meglio descritti come semi-selvatico: si riproducono e vagano liberamente, ma sono accuditi in modo superficiale dai pastori vicini. I resoconti del parco e quelli locali usano il termine italiano “cavalli semi‑selvatici” (cavalli semi-selvatici) per loro. Stagionalmente, i pastori portano bovini, pecore e cavalli al pascolo: gli animali vagano di giorno e spesso tornano alle palizzate o ai greggi familiari di notte. Nel corso delle generazioni, questa pratica ha prodotto robuste mandrie selvatiche. Le guide turistiche segnalano "cavalli semi-selvatici" che pascolano sui pendii dalla primavera all'autunno. In effetti, il comportamento e la genetica dei cavalli fondono l'ascendenza domestica con la natura selvaggia, quindi sono trattati come animali selvatici selvatici nell'ambiente del parco.

Periodo migliore per la visita: stagionale e giornaliero

Modelli di stagionalità

I cavalli selvaggi di Campo Imperatore seguono il ciclo del pascolo montano. Scendono dall'altopiano in inverno, quando la neve alta ricopre i prati alti, quindi il picco di avvistamento va dalla primavera all'inizio dell'autunno. Gli osservatori segnalano centinaia di cavalli da fine aprile a novembre. Durante questi mesi, l'erba dell'altopiano è ricca e priva di ghiaccio. La primavera (maggio-giugno) porta nuovi puledri tra le mandrie, le giornate estive li mettono in mostra contro i campi di fiori selvatici e l'inizio dell'autunno (settembre-ottobre) ospita ancora il pascolo attivo. Nei freddi mesi invernali, i cavalli spesso migrano verso i pascoli più bassi nelle valli vicine; Campo Imperatore diventa invece una pista da sci e gli avvistamenti di cavalli sono rari. In sintesi: pianificate le visite dalla tarda primavera a metà autunno per avere maggiori probabilità di incontrare cavalli liberi sui pascoli liberi dalla neve.

Suggerimenti sull'ora del giorno

I cavalli pascolano sempre, ma possono mostrare preferenze come molti animali da preda. Uno studio sui cavalli selvatici in Italia ha scoperto che durante le calde giornate estive le mandrie spesso riposano in luoghi ombreggiati, spostando l'attività nelle ore più fresche. Per analogia, le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio sono spesso consigliate per l'osservazione dei cavalli a Campo Imperatore. All'alba, i cavalli escono per nutrirsi e sono più attivi; la sera si spostano di nuovo tra pascolo e acqua con il calo delle temperature. Il sole di mezzogiorno è intenso ad alta quota, quindi gli avvistamenti in quel periodo possono trovare cavalli fermi sotto sporgenze rocciose o ripari. Fotografi e guide spesso puntano al mattino presto o al tardo pomeriggio per il comportamento al pascolo e la luce più soffusa. (Indipendentemente dall'ora, una buona visibilità e pazienza possono favorire gli avvistamenti; ascolta il rumore degli zoccoli o guarda dove viene calpestata l'erba alpina.)

Come arrivare: trasporti, strade, funivia

Percorsi stradali e parcheggi

Campo Imperatore è raggiungibile in auto da diverse direzioni. Da Roma, seguire l'A24 (Autostrada dei Parchi) in direzione est verso L'Aquila, uscendo ad Assergi. Quindi guidare verso nord sulla SS17bis attraverso il passo di Campo di Giove per raggiungere Fonte Cerreto e proseguire fino all'altopiano. Da Pescara (costa adriatica), prendere l'A25 in direzione Roma, uscire a Castiglione a Casauria, quindi la SS5/SS17 per Colledara e Fontari, congiungendosi alla SS652 e alla SS5bis in direzione nord. L'accesso finale avviene tramite la Strada Maestra del Gran Sasso (cartelli). Tutte queste strade offrono percorsi panoramici in montagna; si noti che la neve invernale potrebbe richiedere pneumatici invernali. Sono disponibili ampi parcheggi presso i rifugi di Campo Imperatore e vicino alla stazione della funivia. Un percorso popolare è attraverso la storica strada Rocca Calascio/Castel del Monte (il passo di "Campo Rigopiano"): questo comporta un viaggio più lungo, ma offre l'opportunità di intravedere cavalli al pascolo lungo la strada o nelle radure. In estate la strada dell'altopiano è solitamente aperta e ben tenuta.

Funivia del Gran Sasso (Cable Car) & Timetables

Un modo rapido per raggiungere Campo Imperatore è la Funivia del Gran Sasso. Parte dalla stazione di Fonte Cerreto (1.300 m, al termine della Strada Maestra) e sale fino ai 2.111 m di Campo Imperatore. La funivia è in funzione solitamente nei mesi più caldi (spesso dalla tarda primavera all'inizio dell'autunno) con intervalli frequenti. Per il 2025, le notizie ufficiali del parco confermano un orario di riapertura estivo: la prima salita è alle 7:30, poi ogni 30 minuti, con l'ultima discesa dalla cima alle 18:00. (Si noti una pausa a mezzogiorno intorno alle 13:30.) La funivia porta i visitatori direttamente nell'area dei cavalli d'alta quota, senza una faticosa escursione. Anche quando la funivia è chiusa o in manutenzione, un regolare bus navetta collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore (ad esempio, tre corse di andata e ritorno al giorno in estate: 8:30, 12:30, 16:30 andata; ritorno 9:30, 13:30, 17:30).

Trasporto pubblico + aeroporti e treni

Esistono opzioni di trasporto pubblico, ma sono limitate. La stazione ferroviaria principale più vicina è L'Aquila (sulla linea Roma-Sulmona); da lì, il parco è servito da autobus locali (TUA). La rete di autobus TUA abruzzese gestisce linee da Roma a L'Aquila e da Pescara a L'Aquila, proseguendo poi con pullman regionali verso Campo Imperatore (spesso via Fonte Cerreto). Ad esempio, le linee TUA "Roma-L'Aquila-Teramo" o "Roma-Pescara" possono essere prese da entrambi i capoluoghi, per poi proseguire con un servizio locale fino al parco. Gli aeroporti più vicini sono Roma-Fiumicino e Roma-Ciampino (~140 km) e l'aeroporto di Pescara (~80 km). Un visitatore può atterrare a Pescara, raggiungere L'Aquila in autobus o in treno e da lì noleggiare un'auto o utilizzare i mezzi pubblici.

Metodi di visita: a piedi, in auto, con visita guidata o a cavallo

Opzioni guidate e prenotazione

Diversi tour operator offrono escursioni guidate a cavallo o in fuoristrada appositamente per vedere i cavalli di Campo Imperatore. Ad esempio, HiddenTrails pubblicizza un trekking a cavallo di più giorni che promette l'avvistamento di centinaia di "cavalli semi-selvatici" sull'altopiano (con avvistamenti possibili da aprile a novembre). Più vicino al Gran Sasso, ranch come Ranch Brionna (vicino a Castel di Sangro) e Wild West Abruzzo offrono passeggiate giornaliere attraverso la Valle Roveto o i pascoli vicini con incontri garantiti. Questi tour in genere includono una guida esperta, attrezzatura e spesso il trasporto. In estate tendono a essere prenotati con largo anticipo, quindi è consigliabile prenotare in anticipo. Sono disponibili anche passeggiate guidate a piedi per ammirare la fauna selvatica: le guide naturalistiche locali e le organizzazioni del Parco Nazionale del Gran Sasso organizzano escursioni stagionali per l'osservazione dei cavalli, spesso su prenotazione (consultare le informazioni del parco per le uscite programmate). Questi tour garantiscono la distanza di sicurezza, condividono la tradizione equestre e spesso includono consigli fotografici. Tutti i fornitori di servizi guidati operano con il benestare del parco e parte del ricavato sostiene progetti di conservazione locali.

Percorsi panoramici autoguidati

È possibile avvistare cavalli senza una guida. La strada principale che attraversa Campo Imperatore è adatta ai veicoli: percorrendola lentamente all'alba o al tramonto, si possono spesso osservare da vicino i cavalli che pascolano sulla carreggiata o nelle sue vicinanze. Dalla stazione a monte della funivia, una breve passeggiata lungo uno dei sentieri in quota verso Colle Vettore o Monte Portella incrocerà i pascoli per cavalli. Percorsi escursionistici ben noti (ad esempio verso Punta Penna o via Rifugio Valoni) attraversano aree di pascolo. Questi sentieri sono ben segnalati sulle mappe locali. Gli escursionisti dovrebbero portare un binocolo e rimanere vigili; a volte i cavalli vengono uditi prima di essere visti. Per chi preferisce non camminare, è sufficiente parcheggiare e osservare da punti panoramici designati: molti cavalli si radunano su pendii aperti visibili dai punti di sosta più frequentati. (Dare sempre la precedenza al traffico agricolo nelle vicinanze e fare attenzione ai cani liberi). Indipendentemente dal mezzo, è consigliabile portare con sé acqua, una macchina fotografica e buone calzature. Il campeggio sull'altopiano è vietato senza permessi, quindi è consigliabile pianificare visite giornaliere o soggiornare in rifugi/agriturismi.

Regole etiche per la visione e il parco (cosa fare e cosa non fare)

Cosa fare e cosa non fare quando si incontrano i cavalli

I visitatori devono essere rispettosi nei confronti della fauna selvatica e del patrimonio pastorale. Non dare da mangiare ai cavalli né tentare di toccarli, poiché ciò altera la loro dieta naturale e può incoraggiare comportamenti pericolosi. Mantenere una distanza di rispetto: gli animali possono sembrare docili, ma possono scalciare se spaventati. Il regolamento del parco avverte espressamente che disturbare la fauna selvatica o calpestare il pascolo può causare danni. Muoversi sempre lentamente, parlare a bassa voce ed evitare di correre verso di loro. Se sono presenti puledri (cavalli giovani), è necessaria particolare cautela: le madri possono diventare protettive. Rimanere sui sentieri e nelle aree di osservazione designati per evitare di calpestare la fragile flora d'alta quota. Portare fuori i rifiuti portati dentro, poiché i rifiuti non solo deturpano il paesaggio, ma possono anche mettere in pericolo gli animali. In breve: osservare in silenzio da lontano e trattare i cavalli come animali selvatici in un'area protetta.

Droni, fotografia e permessi

L'uso di droni aerei sopra il parco è limitato. Le autorità del Gran Sasso richiedono un permesso per qualsiasi volo con drone. Se il vostro obiettivo è filmare o fotografare, limitatevi a fotocamere portatili e teleobiettivi. A terra, non ci sono costi per muoversi a Campo Imperatore (fuori dalle piste da sci), ma è consigliabile ottenere un permesso per qualsiasi ripresa commerciale. Eticamente, evitate di spaventare i cavalli con flash improvvisi o clic forti. Si consigliano teleobiettivi lunghi e panoramiche delicate per catturare il comportamento naturale. Per la fotografia personale, molte persone utilizzano immagini da fonti Creative Commons (ad esempio Wikimedia Commons) per illustrare i cavalli abruzzesi. Se pubblicate immagini, citate la fonte e assicuratevi che la foto non mostri persone o proprietà private senza il consenso. (Per qualsiasi progetto fotografico, valutate anche di contattare il parco per linee guida sulle chiusure stagionali o sulla sensibilità delle mandrie, sebbene in genere non sia richiesto un permesso fotografico rigoroso per i turisti.)

Sicurezza: cosa sapere sui cavalli e sulle condizioni di montagna

Comportamento degli animali e distanze di sicurezza

Sebbene i cavalli abruzzesi non siano generalmente aggressivi nei confronti degli esseri umani, ricordate che sono animali di grossa taglia in terreni aperti. Non avvicinatevi mai a un cavallo da dietro e non fate rumori improvvisi. Lasciate che vi noti da lontano e giratevi se un cavallo sembra curioso o agitato. Evitate di stare tra una cavalla e un puledro. In pratica, usate un binocolo o uno zoom invece di chiudere la distanza. Informate i bambini di mantenere la calma e il controllo. Nell'improbabile caso in cui una mandria blocchi il sentiero, date loro la precedenza: camminate lentamente intorno al gruppo, se possibile, o aspettate pazientemente che si spostino. Se andate a cavallo da soli, fatelo solo tramite tour equestri con cavalli addestrati. I cavalli che vedete sono il risultato del pascolo, non sono adatti per passeggiate improvvisate da parte del pubblico. Infine, i cavalli (come tutti gli erbivori di montagna) possono reagire in modo imprevedibile se feriti o intrappolati, quindi state alla larga se avvistate una carcassa o prove di bracconaggio; segnalatelo invece alle guardie forestali.

Pericoli meteorologici e del terreno

Campo Imperatore è un territorio alpino di alta quota, quindi venite preparati. Anche le giornate estive possono essere molto fredde (soprattutto all'ombra) e i temporali possono arrivare rapidamente. Portate sempre con voi indumenti a strati, protezione solare e impermeabili. L'aria rarefatta a 2.000 metri potrebbe stancarvi più che a livello del mare, quindi idratatevi spesso. I sentieri possono essere rocciosi e irregolari; si consigliano scarponi da trekking adeguati se avete intenzione di camminare. In inverno o all'inizio della primavera, strade e sentieri potrebbero essere innevati o ghiacciati: verificate le condizioni prima di partire. Sono disponibili telefoni di emergenza e il soccorso alpino (chiamare il 118), come indicato dalla segnaletica del parco, ma la copertura cellulare è scarsa oltre il limite degli alberi. Tenete nello zaino il kit di primo soccorso di base, un fischietto e una lampada frontale. Ricordatevi anche di controllare le previsioni meteo locali: il tempo a Campo Imperatore è notoriamente imprevedibile (neve e vento forte possono arrivare all'improvviso, anche in estate). Preparandovi al freddo, al sole e alle tempeste, potrete godervi l'osservazione dei cavalli in tutta sicurezza in tutte le stagioni.

Guida pratica alla fauna selvatica: cavalli e altre specie da osservare

Identificazione dei cavalli

I cavalli selvatici abruzzesi presentano un mantello di vari colori: bai, sauro, grigi e occasionalmente pezzati. Sono alti circa 1,4-1,6 m al garrese, con zampe robuste e zoccoli robusti adatti ai terreni rocciosi. Senza cavezze o marchi, le singole mandrie non hanno una marcatura uniforme; possono essere più snelli dei cavalli da pascolo, con un mantello invernale a volte ispido. I puledri (nati tra maggio e luglio) hanno zampe sottili e spesso curiose strisce o macchie marcate che sbiadiscono con l'età. Quando li osservate, notate che i cavalli si radunano tipicamente nei prati aperti; cercate forme scure in movimento sull'erba. Se sono a piedi, avvicinatevi lentamente e fate attenzione alla direzione del vento: i cavalli hanno un olfatto acuto. Nei campi, li vedrete spesso pascolare a testa bassa o sdraiati in zone soleggiate; allertati, alzano il collo e appiattiscono le orecchie. Oltre alla vista, ascoltate il rumore dei loro zoccoli sulle rocce o qualche nitrito occasionale. Al crepuscolo, potreste persino udire il leggero rumore del pascolo. I fotografi dovrebbero concentrarsi sui dettagli degli occhi e del muso: è comune vedere una sottile stella bianca sulla fronte o una striscia sul naso.

Altra fauna selvatica e flora degna di nota

Durante l'osservazione dei cavalli, potreste avvistare altre icone abruzzesi. Tenete d'occhio il camoscio d'Abruzzo, un animale simile a una capra che si trova sulle rupi scoscese o vicino ai campi di massi. Queste piccole antilopi (forma endemica) sono agili e spesso si accalcano sui pendii detritici. All'alba o al tramonto, l'aquila reale può volteggiare in cielo; scruta il cielo o i promontori rocciosi. Sotto il limite degli alberi, cervi e cinghiali vagano per le foreste ai margini di Campo Imperatore, sebbene rimangano nascosti; ascoltare il latrato di un cervo o il grugnito di un cinghiale è più probabile che avvistarli direttamente. Anche i lupi bruni e gli orsi marsicani abitano le montagne abruzzesi, ma evitano la luce del giorno; non allarmatevi se sentite ululati in lontananza: gli avvistamenti sono estremamente rari. Gli amanti del birdwatching dovrebbero notare il falco pellegrino e il picchio dorsobianco menzionati nei resoconti del parco. Dal punto di vista botanico, Campo Imperatore ospita prati alpini ricchi di fiori selvatici (tra cui la rara stella alpina abruzzese sugli affioramenti rocciosi). Visitando i cavalli, ci si immerge anche in uno degli habitat più ricchi di biodiversità d'Europa.

Conservazione, gestione e stakeholder locali

Ruoli gestionali e locali

I cavalli selvatici non sono formalmente gestiti da un'unica agenzia; piuttosto, fanno parte del tradizionale paesaggio montano. Le autorità del Parco del Gran Sasso riconoscono questi animali come patrimonio culturale piuttosto che come specie protetta. I diritti di pascolo sono spesso detenuti da pastori locali che ancora oggi allevano bovini e ovini nei pascoli estivi; i cavalli appartengono di fatto alla comunità. Nel vicino Parco Nazionale d'Abruzzo-Lazio-Molise (PNALM), l'amministrazione locale ha promosso attivamente una razza autoctona da tiro pesante (Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido, CAITPR) per lavori forestali sostenibili. Pur non trattandosi della stessa popolazione selvatica, questo dimostra che i parchi abruzzesi valorizzano i cavalli come strumenti ambientali. In pratica, il Parco Nazionale del Gran Sasso interviene sull'habitat (ad esempio, mantenendo prati aperti), ma non raduna né marca i cavalli. Talvolta, la scienza partecipata e le ONG contribuiscono: i ricercatori monitorano il numero o la fertilità delle mandrie; i gruppi locali "Amici del Parco" informano i visitatori.

Minacce e azioni di conservazione

Le mandrie di cavalli affrontano pochi predatori (i lupi raramente attaccano i cavalli e gli orsi potrebbero evitarli), quindi l'impatto umano è la preoccupazione principale. Studi recenti in altre parti d'Italia dimostrano che i cavalli selvatici possono effettivamente prevenire la crescita eccessiva: a La Calvana (Toscana), i cavalli reintrodotti hanno contribuito a frenare l'invasione forestale. Anche in Abruzzo, il pascolo dei cavalli mantiene l'ecosistema dei pascoli d'alta quota. Tuttavia, il turismo e le infrastrutture pongono problemi: la guida fuoristrada o il campeggio possono disturbare i pascoli (il parco mette esplicitamente in guardia contro questo) e i visitatori che danno da mangiare ai cavalli potrebbero introdurre malattie o dipendenza. Catture illegali si sono verificate in altre riserve italiane, quindi i guardaparco tengono d'occhio il parco. Anche il cambiamento climatico incombe: il riscaldamento potrebbe spostare le fasce di vegetazione. Il lato positivo è che molti vedono i cavalli come un rezzo viva – una risorsa vivente – per il turismo sostenibile e l'educazione. I finanziamenti delle autorità regionali spesso sostengono una delicata manutenzione del paesaggio (ad esempio la rimozione degli arbusti), che indirettamente avvantaggia i cavalli mantenendo aperti i loro campi di pascolo.

Guida alla fotografia e alla realizzazione di film (suggerimenti pratici)

Attrezzatura, Composizione, Esposizione

Per la fotografia, un teleobiettivo (200–400 mm o più) è essenziale per fotografare cavalli rilassati a distanza senza disturbi. Tempi di posa rapidi (1/1000 s o superiori) congelano il movimento quando i cavalli galoppano. In caso di sole intenso ad alta quota, combina un'apertura stretta (f/5.6–f/8) per la profondità di campo con un ISO elevato, se necessario. La luce del primo mattino e del tardo pomeriggio produce i colori migliori; la luce di mezzogiorno è intensa. Un filtro polarizzatore può rendere il cielo più blu e ridurre i riflessi sul manto. Dal punto di vista compositivo, includi il contesto scenico: inquadra i cavalli contro il massiccio o le nuvole per mostrare le dimensioni. Ricorda la "regola dei terzi": posiziona l'occhio o il corpo di un cavallo in un punto focale dell'inquadratura. Per i video, stabilizza la fotocamera su un treppiede o un gimbal. Utilizza riprese lente mentre i cavalli trottano e stacchi rapidi per primi piani di zoccoli o narici per creare dinamismo. Durante le riprese, ridurre sempre al minimo le voci e i rumori delle persone, in modo che i cavalli non vengano disturbati.

Fotografia legale ed etica

Non è richiesto alcun permesso fotografico speciale per i turisti nel Parco Nazionale del Gran Sasso, ma i progetti professionali potrebbero richiedere l'autorizzazione del parco. La maggior parte dei turisti utilizza fotocamere personali o droni per riprese amatoriali: ricorda che i droni richiedono l'approvazione del parco. Segui sempre le linee guida etiche per la fotografia naturalistica: muoviti lentamente ed evita flash o movimenti rapidi che potrebbero spaventare gli animali. Rispetta i cartelli (ad esempio, le zone con "vietato filmare") e la privacy degli astanti. Per qualsiasi immagine pubblicata, cita i parchi abruzzesi quando appropriato. Tieni inoltre presente che molti cavalli di queste mandrie sono tecnicamente di proprietà (di comunità o famiglie), quindi evita di pubblicizzare immagini di cavalli in vendita senza contesto. In breve: sii minimamente invasivo. Sono disponibili immagini stock dei cavalli di Campo Imperatore (ad esempio, Wikimedia Commons, Dreamstime) se hai bisogno di foto di riferimento: queste fonti indicano esplicitamente che i cavalli pascolano allo stato brado come parte dei pascoli alpini del Gran Sasso.

Dove alloggiare: paesi, agriturismi e rifugi di montagna

Campo Imperatore non ha hotel (solo rifugi come il Duca degli Abruzzi a 2.000 m). Le basi ideali sono i piccoli centri attorno al Gran Sasso: Castel del Monte (1.400 m) si trova appena a sud di Campo Imperatore, con alcuni B&B e ristoranti; è noto per le ceramiche e i formaggi locali. Santo Stefano di Sessanio e la vicina Calascio (pendii più bassi) sono borghi medievali con pensioni di charme. Farindola e Rocca Calascio (versante ovest) offrono agriturismi e sono facilmente raggiungibili da Pescara. Per il versante Gran Sasso/L'Aquila, la città dell'Aquila (710 m) offre servizi completi, ma dista circa un'ora di auto da Campo Imperatore. I villaggi di montagna più vicini, come Fonte Cerreto (base della funivia), offrono hotel di fascia media. In alta stagione, prenotate con largo anticipo: le sistemazioni sono scarse sopra i 1.000 m. Per un'esperienza rustica, alcuni rifugi o rifugi sull'altopiano consentono il pernottamento (prenotando tramite la rete dei rifugi del Gran Sasso). Gli agriturismi per famiglie della Valle Roveto o della Valle Peligna spesso combinano la cucina casalinga con il noleggio di attrezzatura da trekking. Quando scegliete l'alloggio, verificate se la colazione è inclusa e informatevi sugli orari di ritiro anticipati; le partenze mattutine (5-6) massimizzano le possibilità di avvistare i cavalli prima che vadano a cercare ombra.

Opzioni accessibili e adatte alle famiglie

L'osservazione dei cavalli selvaggi in Abruzzo è adatta a tutte le età, poiché molti avvistamenti avvengono lungo la strada o in punti panoramici poco panoramici. Le famiglie spesso noleggiano un'auto o si uniscono a un tour in jeep per raggiungere facilmente i campi aperti. Alcune aziende (ad esempio il Ranch Brionna) offrono passeggiate a cavallo per bambini e brevi percorsi pianeggianti con quad a fianco dei cavalli. L'accesso in sedia a rotelle è difficoltoso una volta a Campo Imperatore (le strade sono sterrate); tuttavia, la strada dell'altopiano è sufficientemente pianeggiante da consentire una sosta per l'osservazione in auto. Per i visitatori con mobilità ridotta, è possibile osservare i cavalli dalla stazione a monte della funivia o dal parcheggio (la strada che porta alla stazione è asfaltata e l'altopiano è pianeggiante). I bambini piccoli devono essere tenuti vicini, soprattutto lontano dal bestiame. Per un'opzione inclusiva, consultate le passeggiate guidate in seggiovia Joelette nel parco (dettagli sul sito web del Gran Sasso): queste escursioni adattate a volte raggiungono i prati a bassa quota. In ogni caso, escursioni semplici come quella da Fonte Cerreto alla stazione della funivia sono opzioni tranquille che consentono di avvistare i cavalli senza sentieri ripidi.

Itinerari suggeriti (1, 3, 7 giorni)

  • 1-day trip (Campo Imperatore focus): Partenza di buon mattino da L'Aquila o Pescara. Prendere la Funivia del Gran Sasso (o guidare) fino a Campo Imperatore entro metà mattina. Trascorrere la mattinata osservando i cavalli sulla strada dell'altopiano e sui sentieri intorno all'osservatorio. Pranzare al Rifugio Duca o fare un picnic nelle aree segnalate. Nel pomeriggio, esplorare la fauna selvatica circostante (osservare le aquile) o visitare l'Osservatorio Astronomico CINEOS. Rientro lungo la panoramica SS17bis attraverso Castel del Monte, con sosta a Santo Stefano di Sessanio per una passeggiata.
  • Viaggio di 3 giorni tra natura e cultura: Base a Castel del Monte o L'Aquila. Giorno 1: Safari a cavallo a Campo Imperatore al mattino; trekking pomeridiano nei pressi del Rifugio Duca. Pernottamento in un rifugio di montagna. Giorno 2: Scendi in auto o a piedi fino al Centro Visitatori del Gran Sasso (Paterno) e fai un'escursione naturalistica (ad esempio nella Foresta Vetusta). Sera a Campo di Fossa (cena in una trattoria di campagna). Giorno 3: Breve tragitto in auto fino al Parco della Majella, visita alle botteghe artigiane di Sulmona lungo il percorso o visita alla Cappella di Opi per avvistare i camosci. Ogni giorno pranzi combinati a base di salumi e formaggi abruzzesi.
  • Analisi approfondita di 7 giorni: Include Gran Sasso loop (Campo Imperatore – Laga – Majella). Start in L’Aquila (visit Basilica di Collemaggio), then Campo Imperatore horses (overnight refuge). Next day hike Corno Grande or Punta Penna, descending to Barisciano. Day 3: Traverse to Lake Campotosto (birding). Day 4: Head south to Majella NP, hiking along the Peligna Valley. Day 5: Visit Abruzzo, Lazio & Molise NP (Pescasseroli center, see local Nature Museum). Day 6: Horseback ride with an operator in Alto Sangro. Day 7: Leisurely drive back via picturesque Scanno (tour Festa del Cavallo if timed). Always include local foods: Pecorino cheese and arrosticini skewers are must‑tries, especially in shepherd’s huts or agriturismi.

Esperienze di equitazione guidate e centri equestri

L'Abruzzo è rinomato per la cultura equestre. Il Ranch Brionna (vicino a Castel del Monte) è un rinomato centro ippico che offre escursioni di mezza giornata o di più giorni nei pascoli selvaggi, spesso in compagnia di cavalli liberi. Wild West Abruzzo organizza passeggiate a cavallo in stile western nell'Alto Sangro. HiddenTrails e gli agriturismi locali organizzano passeggiate guidate nelle valli (Alto Molise, ai piedi della Maiella), dove potrebbero comparire cavalli selvatici. Queste strutture garantiscono la cura dei cavalli e la presenza di guide autorizzate. Quando scegliete una passeggiata, cercate operatori che diano importanza alla sicurezza (casco, corretto abbinamento cavallo-cavaliere) e all'ecologia (niente galoppo fuori pista). I prezzi variano da circa 50 € per una passeggiata di 1-2 ore a diverse centinaia di € per un'escursione di una settimana con il cavallo in branco. In genere includono guide di lingua inglese, spuntini o pasti e talvolta pernottamenti in agriturismi rurali. Le recensioni evidenziano che bambini di età pari o superiore a 5 anni hanno partecipato con successo alle passeggiate in famiglia, ma è necessario verificare in anticipo i limiti di età/peso. (Per i viaggiatori indipendenti, molte scuderie offrono anche lezioni di equitazione e brevi passeggiate sui pony.)

Domande frequenti

Dove posso vedere i cavalli selvaggi in Abruzzo?

IL Campo Imperatore L'altopiano del Parco Nazionale del Gran Sasso è il luogo principale. I responsabili del parco notano mandrie che pascolano libere. Altri visitatori segnalano occasionali avvistamenti di cavalli vicino a Castel del Monte e lungo l'alta Valle Roveto. Nessun altro parco abruzzese vanta una popolazione di cavalli selvatici paragonabile.

I cavalli in Abruzzo sono davvero selvaggi o inselvatichiti/domestici?

Sono selvaggio – discendenti da ceppi domestici, non da una sottospecie selvatica nativa. La ricerca genetica conferma che i cavalli italiani derivano da specie selvatiche estinte (telone) linee attraverso la domesticazione. Localmente sono chiamate semi-selvatici (semi-selvatico) perché sull'altopiano i pastori fanno ancora pascolare i cavalli domestici.

In quali parchi nazionali dell'Abruzzo vivono cavalli selvaggi?

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è l'unico ad avere cavalli allo stato brado in numero considerevole. Il Parco Nazionale d'Abruzzo-Lazio-Molise valorizza i cavalli dal punto di vista culturale (vedi utilizzo della razza CAITPR), ma non ospita mandrie di cavalli allo stato brado. I parchi della Majella e del Sirente-Velino non hanno cavalli allo stato brado documentati.

Cos'è Campo Imperatore e perché è famosa per i cavalli?

Campo Imperatore è un prato alpino di alta quota (1.500–1.900 m) nel Parco Nazionale del Gran Sasso, noto come il più grande d'Italia. “Piccolo Tibet”Le sue vaste praterie e la scarsa presenza umana ne fanno l'habitat ideale per mandrie in libertà. Gli scenari cinematografici dell'altopiano (è stato anche set cinematografico) e le spettacolari sagome dei cavalli lo hanno reso leggendario tra fotografi e amanti della natura.

Qual è il periodo migliore dell'anno e dell'ora del giorno per vedere i cavalli?

Le mandrie sono più abbondanti e visibili dalla primavera all'inizio dell'autunno (aprile-ottobre)Le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio sono particolarmente adatte, poiché i cavalli pascolano nelle ore più fresche. In piena estate, il caldo di mezzogiorno li spinge all'ombra, quindi l'alba e il tramonto offrono più attività. Evitate il pieno inverno, quando l'altopiano è innevato e i cavalli scendono nelle valli più basse.

Quanti cavalli selvatici vivono in Abruzzo (circa)?

Non esiste un censimento ufficiale, ma le stime suggeriscono da diverse decine a qualche centinaio individui in tutta Campo Imperatore. Da maggio a settembre a volte si possono osservare centinaia di esemplari che pascolano contemporaneamente sull'altopiano, anche se i conteggi variano a seconda delle stagioni e i rilevamenti sono informali.

I cavalli sono protetti dalle regole del parco o dalle leggi locali?

Non sono legalmente "specie protette" ai sensi della legge sulla fauna selvatica, poiché provengono da popolazioni locali. Tuttavia, si applicano le leggi italiane sul benessere degli animali. Le regole del parco limitano le interferenze: nutrirli o molestarli è sconsigliato per prevenire dipendenza e malattie. In sostanza, sono abitanti non ufficiali del parco: tollerati e culturalmente apprezzati, ma non regolamentati come i cervi o gli orsi autoctoni.

I visitatori possono avvicinarsi ai cavalli, dargli da mangiare o cavalcarli?

NO. I visitatori dovrebbero non dare mai da mangiare o tentare di toccare i cavalli – questo altera la loro dieta naturale e può essere pericoloso. Avvicinarsi solo da lontano. Cavalcare i cavalli selvaggi non è consentito (non sono addestrati). Se desiderate cavalcare, prenotate con un tour operator equestre autorizzato. Le visite a piedi su sentieri o strade segnalate sono consentite, ma date sempre la precedenza ai cavalli e lasciate loro spazio.

Sono disponibili visite guidate per vedere i cavalli?

Sì. Tour guidati per osservare i cavalli e passeggiate a cavallo sono offerti da operatori locali. Ad esempio, Sentieri Nascosti Organizza passeggiate a cavallo molto apprezzate, con centinaia di cavalli "semi-bradi" a Campo Imperatore. Anche il Ranch Brionna e altri vicino a Castel di Sangro organizzano escursioni guidate nel territorio equestre. Questi tour generalmente includono trasporto, guida e talvolta escursioni a cavallo (con cavalli addestrati per i visitatori). Si consiglia la prenotazione anticipata, soprattutto in estate.

Posso vedere i cavalli a piedi, in macchina o ho bisogno di un fuoristrada?

Non è necessario alcun veicolo speciale oltre a un'auto normale. La strada dell'altopiano è asfaltata/ghiaiosa e solitamente percorribile da qualsiasi auto. Molte persone attraversano Campo Imperatore lentamente e si fermano dove compaiono i cavalli. Un'altra opzione è l'escursionismo: sentieri dalla cima della funivia o dalla cresta di Castel del Monte attraversano prati alti dove pascolano i cavalli. Non è necessario un fuoristrada; anche le normali auto a noleggio raggiungono le aree di parcheggio dell'altopiano. La guida fuoristrada è sconsigliata e il parco vieta il campeggio libero al di fuori delle aree designate.

Quali sono i punti panoramici migliori e le coordinate GPS?

La visuale migliore si ha lungo la strada principale dell'altopiano e sui pendii sopra il Rifugio Duca degli Abruzzi. Dalla stazione della funivia (2.100 m), si può camminare per un breve tratto verso ovest o est per vedere le mandrie al pascolo. Sul versante occidentale, i prati intorno alla base di Castel del Monte sono spesso popolati da cavalli. I punti GPS esatti non sono pubblicati dalle autorità, ma molte mappe online (OpenStreetMap, Google Maps) mostrano le aree di pascolo di Campo Imperatore. Ad esempio, imposta la mappa su 42,44°N, 13,59°E (centro approssimativo di Campo) per esplorare i dintorni dell'altopiano. Le mappe ufficiali del parco (portale SIT del Parco Nazionale del Gran Sasso) e le guide escursionistiche locali forniscono indicazioni sui sentieri e sull'altitudine, se è necessaria una navigazione precisa.

Quali sono le linee guida etiche per l'osservazione della fauna selvatica e dei cavalli?

Seguire le norme standard di comportamento nei confronti della fauna selvatica: stare in silenzio e ad almeno 20-30 metri di distanza Dai cavalli. Non inseguirli o aggirarli a piedi. Le linee guida del parco stabiliscono che disturbare la fauna selvatica o calpestare i suoi pascoli (campeggiando senza licenza o facendo escursioni fuori dai sentieri) causa danni. Pertanto, rimanete sui sentieri segnalati, mantenete un basso livello di rumore e raccogliete sempre i rifiuti. È espressamente sconsigliato dare da mangiare ai cavalli. Utilizzate binocoli o teleobiettivi per osservare, piuttosto che avvicinarvi fisicamente. In altre parole: osservate pacificamente, non alterate il comportamento dei cavalli e rispettate sia gli animali che l'ambiente.

Ci sono consigli fotografici per immortalare i cavalli in Abruzzo?

Sì. Porta un teleobiettivo Per scattare da lontano senza spaventare la mandria. Usate una velocità di scatto elevata (≥1/1000 s) per congelare il movimento se trottano o galoppano. La luce del mattino presto o della tarda sera vi regalerà colori intensi; evitate le ombre intense di mezzogiorno. Create un'immagine con il paesaggio: immortalate i cavalli al pascolo con il Corno Grande o il vasto cielo alle loro spalle per creare un contesto. Un monopiede può stabilizzare gli zoom più intensi. La fotografia con i droni, se legale, può offrire viste dall'alto, ma ricordate che i droni richiedono l'autorizzazione preventiva del parco. In generale, siate pazienti: alcuni degli scatti migliori si ottengono quando i cavalli pascolano lentamente o interagiscono con calma, piuttosto che quando si lanciano in preda alla sorpresa.

I cavalli sono pericolosi? Quali precauzioni di sicurezza dovrei adottare?

Generalmente, questi cavalli evitano le persone. Tuttavia, come ogni cavallo, può dare calci o mordere Se minacciati. Non posizionatevi mai direttamente dietro un cavallo o tra una cavalla e il suo puledro. Non cercate di accarezzarli o dar loro da mangiare. Se uno si avvicina, allontanatevi lentamente. Fate sempre attenzione ai movimenti improvvisi. Per gli escursionisti, lasciate che la mandria passi e state alla larga. Si applicano anche i pericoli alpini: fate attenzione al terreno smosso e portate con voi un fischietto o un telefono in caso di emergenza. In breve, trattateli come fareste con qualsiasi altro animale da allevamento sconosciuto: rispettate il loro spazio e muovetevi con calma.

Come posso arrivare a Campo Imperatore (in auto / con i mezzi pubblici / con la funivia)?

In auto: Follow SS17bis from L’Aquila toward Campo Imperatore (via Arischia/Fonte Cerreto) or from Pescara/Chieti via A25 to Castiglione a Casauria. The plateau road (SS17bis) leads directly onto Campo Imperatore. In funivia: La funivia del Gran Sasso parte da Fonte Cerreto e arriva a Campo Imperatore (2.111 m). Consulta l'orario ufficiale (vedi Come arrivare Sopra). In autobus: Gli autobus regionali (TUA) collegano L'Aquila e Pescara al Gran Sasso (con cambio a Fonte Cerreto o Assergi). Le pagine informative del parco elencano le linee di autobus (ad esempio Roma–L'Aquila–Teramo). Durante l'estate, un bus navetta collega anche Fonte Cerreto all'altopiano (tre corse giornaliere di andata e ritorno).

La Funivia del Gran Sasso è in funzione e aiuta ad accedere alle aree dedicate ai cavalli?

Sì, è spesso in funzione da maggio a ottobre e facilita notevolmente l'accesso. La funivia arriva a Campo Imperatore a quasi 2.111 m, proprio nel territorio ideale per i cavalli. Dalla stazione a monte ci si trova già tra i pascoli. (Nel 2025 è stato confermato il servizio con servizio dalla mattina alla sera.) Quando la funivia è chiusa o per viaggi più economici, il bus navetta di cui sopra è una buona alternativa. In entrambi i casi, utilizzando la funivia si evita la ripida salita verso le cime dell'altopiano e si ha più tempo per osservare le mandrie.

È possibile abbinare l'osservazione dei cavalli all'escursionismo o allo sci (attività stagionali)?

Escursionismo: Sì, idealmente. Molti sentieri attraversano pascoli equestri. Ad esempio, il sentiero per Punta Penna (a sud-ovest di Campo) e i sentieri intorno a Monte Aquila offrono viste panoramiche sui cavalli. Pianificate le escursioni durante la stagione dei cavalli (da maggio a ottobre) e li incontrerete spesso lungo i bordi dei sentieri. Sciare: Campo Imperatore funge anche da area sciistica in inverno. I cavalli non rimangono sui pendii innevati in quota, ma scendono ai pascoli di valle. Pertanto, le gite sciistiche (dicembre-marzo) generalmente non includono avvistamenti di cavalli sulle piste. Tuttavia, nella bassa Valle Roveto (versante occidentale) o nei boschi intorno a Rocca Calascio, è possibile trovare cavalli allo stato brado o le loro tracce anche nella neve invernale. In generale, è meglio combinare l'escursionismo con l'osservazione dei cavalli in primavera-autunno; in inverno, invece, è meglio concentrarsi sullo sci e apprezzare i paesaggi montani (i cavalli semplicemente migrano).

Dove alloggiare nelle vicinanze (paesi, rifugi, agriturismi) per un accesso anticipato/tardivo?

A breve distanza in auto da Campo Imperatore si trovano diversi villaggi. Castel del Monte (a ovest di Campo) ospita piccoli B&B e un agriturismo: è più vicino all'altopiano ed è popolare tra gli amanti dei cavalli. Santo Stefano di Sessanio E Calascio (famosi borghi medievali) offrono anche pensioni e locande di campagna. Questi posti permettono di partire molto presto, prima dell'arrivo dei tipici turisti. Sul versante aquilano, Fonte Cerreto (base della funivia) dispone di hotel per sciatori, utilizzati in estate dagli escursionisti. Per un alloggio rustico in montagna, il Rifugio Duca (stazione a monte di Campo) offre posti letto in dormitorio (prenotando in anticipo). Non trascurate gli agriturismi: molti nelle valli adiacenti (Valle Roveto, Valle Peligna) accolgono gli ospiti interessati ad attività a cavallo o naturalistiche. Spesso includono pasti locali a base di pecorino, miele e vini di produzione propria, perfetti per ricaricare le batterie durante le escursioni di un'intera giornata.

Ci sono centri ippici locali che offrono passeggiate nei parchi?

Sì. Il Ippovia del Gran Sasso Il Parco è una rete di 470 km di sentieri, servita da decine di centri ippici locali. Operatori come il Ranch Brionna e l'Agriturismo Capovallone offrono passeggiate guidate di varie durate, sia all'interno del Gran Sasso che nella vicina Majella. Questi centri dispongono in genere di cavalli addestrati per tutti i livelli di abilità. Ogni anno il Parco pubblica le guide certificate delle strutture equestri. Quando le contattate, chiedete informazioni sui "safari a cavallo": molti pubblicizzano escursioni. “tra i cavalli selvatici” (tra i cavalli selvaggi) a Campo Imperatore. Lezioni di equitazione e passeggiate sui pony per bambini sono comuni; sono spesso disponibili pacchetti per gruppi e famiglie, soprattutto in estate.

Quali altre specie animali e vegetali vedrò probabilmente mentre cerco i cavalli?

Nel parco è normale avvistare cervi e caprioli, lupi (nelle aree boschive), volpi e cinghiali. Più in alto, cercate il camoscio d'Abruzzo sui pendii rocciosi. Tra le specie di uccelli figurano l'aquila reale, la poiana e il picchio, un esemplare unico. Per quanto riguarda la flora, i pascoli d'alta quota sono ricchi di olmaria, genziane e la rara stella alpina d'Abruzzo in estate. Nelle foreste sottostanti, si trovano faggete e abetaie. Il mix di pascoli aperti e boschi consente di avvistare persino una mucca o un capraio al pascolo, oltre alla fauna selvatica. Portate con voi una guida o usate app come iNaturalist per identificare le specie: rimarrete sorpresi da quante piante e animali condividano l'habitat dei cavalli.

Come dovrebbero i creatori di contenuti reperire le immagini e le autorizzazioni per le foto di cavalli?

Utilizzo Immagini Creative Commons (CC BY/CC0) o le tue foto. Wikimedia Commons contiene immagini gratuite di cavalli abruzzesi (che mostrano scene di pascolo) che possono essere legalmente riutilizzate (di solito riportano la paternità del fotografo nei metadati). Non copiare immagini da Google senza aver prima verificato la licenza. Se visiti il ​​parco e scatti foto personalmente, assicurati che i tuoi scatti non includano persone identificabili senza liberatoria. Per qualsiasi uso commerciale, è meglio ottenere un'autorizzazione scritta dall'ente parco. Molti siti di viaggio riportano la didascalia "cavalli che corrono a Campo Imperatore": sentiti libero di citare il Parco Nazionale d'Abruzzo e il fotografo (che spesso è la fonte delle immagini CC). In breve: usa immagini royalty-free (con attribuzione) o scatta le tue foto nel rispetto della privacy e delle regole del parco.

Quali sono i problemi di conservazione che interessano i cavalli e i pascoli in Abruzzo?

Le minacce sono per lo più indirette. Invasione di foreste e arbusti può ridurre i pascoli; è interessante notare che alcuni studi suggeriscono che i cavalli contribuiscono a prevenire l'invasione delle foreste mangiando i giovani alberelli. Il cambiamento climatico (estati più calde e secche) potrebbe stressare le praterie alpine nel tempo. L'impatto umano include visitatori fuori dai sentieri e attrezzi abbandonati (che calpestano i pascoli). In passato, i cavalli in una riserva toscana sono stati rimossi illegalmente da sconosciuti; sebbene non riportato qui, evidenzia il rischio di bracconaggio. Il lato positivo è che i cavalli stessi sono ora visti come risorsa naturalee le autorità locali generalmente evitano di abbatterli. La maggior parte degli interventi di conservazione si concentra sul mantenimento dei pascoli aperti e sul monitoraggio della fauna selvatica (ad esempio, i progetti Amarillo e Fatebenefratelli effettuano rilevamenti di flora e fauna). In sintesi, mantenere sano l'ecosistema montano – attraverso il turismo sostenibile, la prevenzione degli incendi e le pratiche di pastorizia – apporta indirettamente benefici ai cavalli e al loro habitat naturale.

Chi gestisce i cavalli (autorità del parco, allevatori locali, ONG)?

Non esiste un unico gestore. Il Parco Nazionale del Gran Sasso sovrintende alla conservazione dell'habitat (pagando per lo sfalcio dei prati e il controllo dell'erosione), ma i cavalli sono di fatto di proprietà comune. Molti appartengono a famiglie di pastori locali che li includono nei contratti di pascolo estivo. ONG e ricercatori universitari a volte studiano le mandrie. Ad esempio, Associazione Italiana del Cavallo di Razza (AICR) e altre organizzazioni di allevatori promuovono le razze tradizionali e l'uso sostenibile del territorio. Gruppi di volontari effettuano censimenti occasionali. I ranger del parco intervengono se un cavallo è malato o ferito, coordinandosi con i veterinari, ma per il resto le mandrie pascolano liberamente senza recinzioni. Quindi, i cavalli sono "gestiti" secondo consuetudini e cooperazione piuttosto che secondo regolamenti formali – uno dei motivi per cui il parco promuove il turismo responsabile, in modo che le persone non danneggino inavvertitamente ciò che la gente del posto coltiva.

Sono previste restrizioni/tariffe di parcheggio/permessi per accedere alle aree in cui pascolano i cavalli?

Non è necessario alcun permesso speciale per visitare il Parco Nazionale di Campo Imperatore o il Gran Sasso. L'ingresso è gratuito (come in tutti i parchi nazionali italiani). Tuttavia, alcune zone di alta montagna potrebbero avere chiusure stagionali (consultare il sito web del parco se si pianifica il campeggio nell'entroterra). funivia L'accesso è a pagamento (circa 25 € andata e ritorno); il parcheggio alla base è gratuito. I veicoli 4x4 e i droni necessitano di permessi rilasciati dalle autorità del parco. Rispettate sempre la segnaletica ufficiale: ad esempio, per proteggere i prati è obbligatorio il divieto di campeggio fuori dalla rete elettrica (con relative multe). In sintesi: escursionisti e automobilisti possono salire in qualsiasi momento della stagione senza permesso, ma attrezzature come droni o camper fuoristrada necessitano di un permesso.

Ci sono eventi culturali, sagre o tradizioni locali legate ai cavalli in Abruzzo?

Sì. Un esempio notevole è l'annuale Festa del Cavallo a Scanno, organizzato dall'associazione "Cavalieri d'Abruzzo". Questo evento (fine luglio) prevede escursioni di gruppo a cavallo attraverso sentieri panoramici dell'altopiano e della Valle del Sagittario. Partecipanti di tutte le età cavalcano insieme, celebrando la cultura pastorale abruzzese. Altre città organizzano eventi equestri: ad esempio, Sulmona ospita una giostra medievale (usanza secolare) in cui i cavalieri galoppano con le lance. Anche al di fuori degli eventi formali, i piccoli borghi con tradizioni equestri spesso organizzano colorate processioni a cavallo in occasione delle feste patronali. Questi raduni sottolineano quanto i cavalli siano profondamente radicati nell'identità locale. In stagione, i visitatori possono coincidere con la visita di un agriturismo. san Pietro festa o Palio feste che coinvolgono i cavalieri – chiedere agli uffici turistici le date della “festa cavallo”.

Le famiglie con bambini e gli anziani possono vedere i cavalli senza problemi?

Sì. Poiché molti punti panoramici si trovano lungo la strada o a breve distanza a piedi, possono essere apprezzati da persone di tutte le età. I ​​bambini sono spesso entusiasti di vedere i cavalli da vicino; le fattorie vicine a volte consentono di accarezzare i pony (presso i centri visitatori o le scuderie). Molti operatori si rivolgono alle famiglie: ad esempio, i tour in quad spesso trasportano i bambini in sicurezza in un sidecar. I visitatori più anziani possono raggiungere in auto punti panoramici elevati (ad esempio la cima della funivia) e osservare dal veicolo. Detto questo, trasportare un passeggino o una sedia a rotelle su sentieri rocciosi non è fattibile. Per quanto riguarda l'accessibilità, alcuni siti per cavalli vicino a Campo Imperatore dispongono di parcheggi in ghiaia con dolci pendenze verso aree erbose. In breve: grandi e piccini possono godere di panorami memorabili, ma chi ha difficoltà motorie dovrebbe attenersi ai parcheggi panoramici o richiedere l'assistenza di una sedia a rotelle Joelette per una passeggiata guidata.

Accessibilità: i percorsi panoramici sono accessibili alle sedie a rotelle/passeggini?

La strada asfaltata di Campo Imperatore e la zona della stazione a monte della funivia sono pressoché pianeggianti, ma oltre questa quota il terreno è irregolare. La funivia stessa è accessibile alle sedie a rotelle fino a 2.100 m di altitudine. Da lì, scendere dall'asfalto verso i prati è complicato con una sedia a rotelle. Alcuni allevamenti dispongono di veicoli fuoristrada adattati per ciclisti con mobilità ridotta (seggiole di supporto Joelette) in modo da poterli trasportare sui pascoli pianeggianti. In generale, la maggior parte delle visualizzazioni richiede di lasciare l'auto (per avvicinarsi ai cavalli), quindi l'accesso alle sedie a rotelle è limitato. Le famiglie con passeggini possono percorrere brevi passerelle pianeggianti o sentieri vicino al ristorante vicino alla stazione della funivia. Il parco consiglia di contattare i coordinatori del programma Joelette per visite guidate che includano persone con disabilità. Verificate sempre in anticipo: non tutti i sentieri sono accessibili alle sedie a rotelle, ma la maggior parte dei cavalli è facilmente visibile appena fuori dalle aree di parcheggio principali.

Quali mappe, app o risorse mostrano avvistamenti di cavalli o aggiornamenti delle guardie forestali locali?

Sebbene non esista una "mappa di avvistamento cavalli" in tempo reale, diverse risorse aiutano i visitatori a pianificare: il sito web ufficiale del Parco Nazionale del Gran Sasso offre mappe dei sentieri e orari scaricabili (incluso l'orario della funivia). Portale cartografico SIT Fornisce mappe topografiche dettagliate. Le app di escursionismo più diffuse (Outdooractive, GaiaGPS, Komoot) contengono tracce caricate dagli utenti dei percorsi di Campo Imperatore: filtrando per "Campo Imperatore" spesso si possono trovare note recenti degli utenti sugli incontri con i cavalli. Le pagine Facebook gestite dal parco e i siti turistici locali a volte pubblicano foto di avvistamenti di cavalli in tempo reale. Per emergenze o per contattare i ranger, la sede centrale del parco ad Assergi è raggiungibile al seguente indirizzo: +39 0862 60521Gli uffici turistici locali dell'Aquila, di Castel del Monte o della base della funivia dispongono di personale sul posto che monitora le condizioni attuali e può consigliare quali pendii hanno registrato di recente attività equestre.

È consentito l'uso dei droni per fotografare i cavalli nei parchi?

Non senza autorizzazione. I parchi del Gran Sasso e d'Abruzzo richiedono un'autorizzazione per far volare i droni, anche per uso amatoriale. In pratica, i droni ricreativi sono di fatto vietati, a meno che non si richieda con largo anticipo un permesso speciale. Le regole del parco sono severe per evitare di disturbare la fauna selvatica (e gli escursionisti). Il nostro consiglio: non fate volare i droni sopra le mandrie di cavalli. Utilizzate invece una telecamera a terra. (Se le immagini aeree sono essenziali, contattate la direzione del parco per le procedure di autorizzazione; aspettatevi burocrazia e restrizioni su orari e luoghi di volo.)

Cosa dovrei mettere nello zaino per un'escursione di osservazione dei cavalli (vestiti, lenti, binocolo, permessi)?

Portate con voi indumenti caldi a strati (sull'altopiano la temperatura può essere di 10-15 °C più bassa rispetto alla valle), scarponi da trekking robusti, occhiali da sole e crema solare. Un telescopio o un binocolo migliorano notevolmente la visione a distanza. Per la fotografia si consiglia un teleobiettivo (200-400 mm). Portate con voi snack e acqua per un'intera giornata all'aperto (in quota sono disponibili pochi servizi). Anche in estate, portate con voi una giacca antivento o una giacca antipioggia leggera. Non sono necessari permessi speciali per gli escursionisti occasionali, ma portate con voi un documento d'identità o la tessera sanitaria. Per le escursioni più lunghe nell'entroterra, portate anche strumenti di navigazione (mappa/bussola o GPS) e scorte di emergenza. Infine, se avete intenzione di campeggiare o andare a cavallo, verificate attentamente tutte le normative (il campeggio libero è per lo più vietato e le passeggiate a cavallo devono essere effettuate con una guida autorizzata, a meno che non si svolgano su strade pubbliche).

Ci sono servizi di emergenza/contatti di ranger in caso di incidente con la fauna selvatica?

Sì. Il Parco del Gran Sasso ha un protocollo di soccorso alpino. Il numero di emergenza principale in Italia è 112 (in tutta Europa) o 118 (emergenze mediche in montagna). Per assistenza non urgente o per segnalare situazioni di disagio per la fauna selvatica, chiamare l'ufficio del parco al numero +39 0862 60521. Anche i Carabinieri e la Forestale pattugliano le aree remote. La copertura cellulare può essere scarsa a Campo Imperatore, quindi è consigliabile chiamare immediatamente i servizi di emergenza una volta rientrati in zona. Portare con sé un telefono completamente carico in montagna e informare qualcuno del proprio itinerario prima di uscire. La segnaletica del parco agli incroci stradali spesso elenca anche questi contatti.

In che modo le condizioni meteorologiche stagionali influiscono sugli spostamenti dei cavalli?

In inverno (da dicembre a marzo), la neve alta spinge i cavalli a quote più basse; raramente si vedono sui pendii innevati. Lo scioglimento primaverile apre i pascoli d'alta quota e, verso la fine di aprile, i cavalli in genere tornano a Campo Imperatore. Il caldo estivo spinge i cavalli a cercare i prati d'alta quota più ventilati dell'altopiano (2.000 m) e le valli ombreggiate nel tardo pomeriggio. Le gelate autunnali possono spingerli a valle di notte, ma spesso pascolano di nuovo all'alba fino a quando non nevica abbondantemente. Se si verifica inaspettatamente una forte tempesta o una bufera di neve, i cavalli si accalcano sui versanti esposti al vento o vicino a ripari rocciosi, un momento in cui gli escursionisti potrebbero non raggiungerli in sicurezza. Nel complesso, i modelli a lungo termine (manto nevoso, temperatura) determinano la loro altitudine, mentre le condizioni meteorologiche giornaliere (sole/ombra) regolano il loro programma di pascolo.

Gli avvistamenti di cavalli sono prevedibili (valli specifiche, abbeveratoi)?

Le mandrie tendono a seguire l'erba rigogliosa. Durante i periodi di siccità, si concentrano spesso vicino a sorgenti alpine e ruscelli a Campo Imperatore. Luoghi degni di nota includono i pascoli di Rocca Calascio e vicino al Lago Aringo (a ovest di Campo), dove l'erba rimane verde più a lungo. Alcuni cavalieri riferiscono di avvistare regolarmente cavalli lungo la vecchia strada militare tra Fonte Cerreto e Castel del Monte. Non esiste una "valle migliore" prestabilita, ma piuttosto si estendono su tutto l'altopiano. Per massimizzare le probabilità, dirigetevi dove pascolano le greggi dei pastori, poiché i cavalli spesso si mescolano alle pecore. L'alba li trova spesso vicino a fonti d'acqua, quindi cercare all'alba intorno a piccoli laghi o ruscelli può dare i suoi frutti. Consultate le guide locali o parlate con i pastori: conoscono i modelli di pascolo di ogni anno e possono suggerire i campi più probabili.

Puoi fare volontariato o aiutare con progetti equestri/di conservazione a livello locale?

Le opportunità sono limitate ma esistono. Volontariato A volte le agenzie cercano personale addetto alla manutenzione dei sentieri nel Parco Nazionale del Gran Sasso (per migliorare i sentieri intorno ai prati equestri). Il parco occasionalmente recluta volontari per indagini sulla fauna selvatica o per il ripristino dei prati (consultare la sezione "Volontari" del sito ufficiale). A livello locale, ONG come "Amici del Parco" accolgono stagisti stranieri per l'educazione ambientale o la gestione dei pascoli equini. Esistono anche associazioni di soccorso equino in Abruzzo (anche se si concentrano sui cavalli di proprietà). La soluzione migliore è contattare il Parco del Gran Sasso (ente@gransassolagopark.it) o ​​i gruppi naturalistici regionali: durante i mesi estivi molti sono alla ricerca di volontari che parlino inglese nei centri visitatori o nei programmi guidati. Naturalmente, il modo più immediato per aiutare è semplicemente visitare il parco in modo responsabile e diffondere la consapevolezza: il budget del turismo sostenibile e il turismo rispettoso sono un supporto fondamentale.

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